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  • Ernesto Pappalardo
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La partita del commercio? Legata ai trasferimenti a fondo perduto

 

La dimensione reale degli effetti concreti sul versante economico della pandemia prende forma non solo nelle gravi difficoltà di riattivazione dei cicli produttivi più vari - alle prese con una crisi sempre più stringente dal punto di vista della circolazione delle merci - ma anche sul versante della vendita commerciale.

Il fenomeno non è probabilmente legato soltanto ad una compressione delle risorse destinate alla spesa che, tuttavia, viene convogliata - in maniera sempre “aggressiva” e ben al di sopra dei bisogni reali - prevalentemente verso il circuito dell’alimentare, in base ad una programmazione molto probabilmente occlusiva nel breve periodo delle risorse disponibili. In altre parole, l’incertezza sul futuro quotidiano impone – di fatto – economie che finiscono con il generare - oltre la spesa nell’alimentare - “disponibilità” da accantonare e destinare a impegni futuri che sicuramente prenderanno, prima o poi, forma all’interno dell’humus familiare. Se proviamo a

  • Leonilde Gambetti
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L'ITALIA CHE RIPARTE NON PUÒ PRESCINDERE DALLA CULTURA

Dopo quasi tre mesi di chiusura, iniziano a riaprire i siti culturali del nostro Paese.

Il 18 maggio, infatti, è la data scelta per la riapertura di musei, gallerie, parchi archeologici e biblioteche, anche se tutto ciò sta avvenendo comprensibilmente in modo graduale e scaglionato per ragioni economiche, tecniche e organizzative.

Sicuramente quello della cultura è, e sarà, in questo periodo il settore più penalizzato e la sua fruizione passa per ora attraverso una serie di regole restrittive che tendono a favorire il distanziamento fisico.

Ingressi contingentati, limitazione dell'uso dei contanti, mascherina obbligatoria per tutti, dispenser di gel igienizzanti disseminati ovunque, disincentivazione all'uso di audio guide, di touch screen e della biglietteria per evitare file e affollamenti, predisposizione ove si

  • Fabrizio Andreoli
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I conflitti dimenticati. La guerra civile nello Yemen

Di Fabrizio Andreoli

Nei mesi del Coronavirus si parla e si scrive in merito alla vita quotidiana - individuale, collettiva - che non sarà più come prima.
E si discute come se l'epidemia si fosse manifestata in una età dell'oro, un'età in cui non vi erano ingiustizie, povertà, malattie, terremoti e guerre.
I conflitti armati non risentono della presenza dell' epidemia: Libia, Siria, Yemen.
In queste aree del mondo - e ve ne sono molte altre - non è consentito alle donne e agli uomini di ragionare riguardo alla vita quotidiana prima e dopo il Coronavirus. Le guerre non si fermano. Persone uccise, edifici rasi al suolo, siti ambientali e patrimoni artistici distrutti.

  • Leonilde Gambetti
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EGITTO, LA NUOVA CAPITALE FINANZIARIA SARÀ TECNOLOGICA E INNOVATIVA

l Cairo è considerata una delle capitali più congestionate del mondo.

Il boom demografico ha portato la popolazione della città dai 2,5 milioni di persone presenti nel 1950 a circa 20 milioni di persone attuali.

Sarebbe questo uno dei motivi che hanno indotto il governo alla costruzione di una nuova "capitale finanziaria", una smart city nata a 40 km dal Cairo, all'insegna della tecnologia e dell'innovazione. La costruzione dell'imponente insediamento è partita nel 2015 su progetto dello studio di architettura americano Skidmore Owings e Merrill (SOM) e dovrebbe essere completata verso la metà di questo decennio.

  • Leonilde Gambetti
  • News

DAVIDE SERRA, TRA FILANTROPIA E FINANZA

Quello della finanza è spesso dipinto come un mondo di squali. Troppo raramente emerge il lato più umano ed etico di alcuni personaggi afferenti a quel mondo, che invece sono dei veri e propri benefattori.
È il caso di Davide Serra, nato a Genova da una normalissima famiglia ligure e naturalizzato inglese. Primo della sua famiglia a laurearsi grazie ai risparmi dei nonni e dei genitori che, un compleanno dopo l'altro, al posto di futili regali, mettono da parte per lui delle piccole somme da usare al momento della sua maturità per permettergli di iscriversi all'università Bocconi e studiare.

  • Fabrizio Andreoli
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Covid-19, confinati, storia e luoghi di confino.

 

Nel mondo vi sono circa tre miliardi di persone confinate nelle loro abitazioni al fine di combattere la diffusione di Covid-19.

Invitiamo alla lettura del saggio (reperibile nelle edicole, nella collana Ritrovare l'Italia. Itinerari d'autore tra storia e cultura, "Corriere della Sera", 2020), I luoghi di confino, (Il Mulino, 2019) di Anna Foa, storica, tra i massimi esperti di storia ebraica.

  • Corinna Maci
  • News

L’Italia e il peso della politica nelle decisioni

La maggior parte dei cittadini ha dimostrato di saper affrontare con grande senso di responsabilità questi lunghi giorni di quarantena.

Responsabilità e dignità che non sono scontate ; a questo proposito preferisco vivere in un Paese in cui ci si organizza per cantare sui balconi di casa piuttosto che in uno in cui i cittadini scendono con le armi in mano contro il lockdown come è avvenuto in Michigan. La scia di dolore che il coronavirus ha creato è una ferita che richiederà tempo per essere cicatrizzata. I cittadini hanno fatto la loro parte. La politica ora è chiamata a dare delle risposte e a fornire strumenti adeguati.

Quello a cui stiamo assistendo invece è una profonda crisi nella catena di comando. Gli alleati di governo non hanno una linea comune sul pacchetto di misure economiche da adottare a livello europeo, a dimostrazione che la convivenza tra un partito europeista e uno che affonda le proprie radici nel populismo

  • Augusto Coriglioni
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Qui Doha - 22 Aprile 2020. Corona virus farà cambiare le politiche energetiche?

In questo periodo in cui il Covid19 ha monopolizzato ogni forma di informazione e comunicazione, alcuni giornali e notiziari hanno segnalato che in diverse aree del globo i valori di inquinamento ed emissioni (tecnicamente GHG – greenhouse gas emissions al 75/80% ossido di carbonio) hanno, per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2009, registrato sensibili riduzioni. Le severe restrizioni alle attività industriali, a viaggi e spostamenti sono la principale causa; non dobbiamo altresì sottovalutare l’andamento delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali.

Esperti ed analisti di mercato si interrogano, esprimono opinioni, redigono studi e report: