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Qui Doha - 1 Aprile 2020 Emergenza Covid: un sostegno dalla tecnologia

  • Augusto Coriglioni
  • News
  • Read 571 times Last modified on Mercoledì, 01 Aprile 2020 17:50

 

In questo periodo così complicato per tutto il pianeta, le tecnologie consentono di tenere contatti personali e professionali, erogare ed usufruire di servizi pubblici e privati: rinnovo documenti, presentazione istanze, operazioni bancarie, acquisti nei supermercati on-line, lezioni scolastiche e universitarie.

Qatar General Electricity and Water Corporation (Kahramaa) - Azienda che eroga servizi elettrici e idrici qui in Qatar - ha verificato un notevole aumento degli accessi ai servizi on-line.

Nel periodo 17-28 marzo, la creazione di nuovi account ha registrato un incremento del 93%, i log sono aumentati di circa il 300%, e i download della app che l’Azienda ha reso disponibile per gli smartphones sono cresciuti del 240%, se confrontati con lo stesso periodo del mese di febbraio. Kahramaa nei dieci giorni di marzo ha ricevuto oltre 17.000 accessi, di cui oltre 14.000 pagamenti “elettronici”.

 

I dati mostrano chiaramente che l’utenza ha risposto sollecitamente alla richiesta della Azienda di utilizzare il “contatto e i servizi on-line” piuttosto che recarsi presso gli uffici dei centri servizi.

Allo stesso modo Ministeri, banche ed operatori telefonici, hanno invitato gli utenti ad utilizzare i servizi disponibili per PC e smartphone. E’ chiaro che la maggior parte di tali servizi erano già disponibili prima di questa difficile stagione di Covid19.

Ma in tutto il mondo Autorità, Enti, Aziende ed utenti hanno dovuto, o dovranno, adattare applicazioni e processi, sviluppare nuovi protocolli di integrazione e sicurezza e, soprattutto, garantire la tenuta delle reti.

Le tecnologie disponibili - web applications, BI, piattaforme collaborative, IoT - stanno fornendo un concreto e misurabile sostegno a diversi settori ma c’è necessità di rivedere alcune strategie e indirizzare diversamente le disponibilità di spesa.

Infatti è certamente elevatissimo, e probabilmente mai sperimentato prima, il numero di utenti connessi contemporaneamente e per un numero di ore che potremmo ipotizzare molto vicino a 24 al giorno!

E l’uniformità di banda e accessi disponibili su tutto il territorio sono indispensabili: i numeri di emergenza sono sotto pressione, i professori tengono le lezioni da casa non dalle sedi scolastiche e dagli atenei; gli smartworkers vivono in grandi città ma anche piccoli centri, al Nord come al Sud; gli anziani hanno bisogno di essere raggiunti dalle strutture sanitarie e magari anche da una video chiamata dei loro cari; i musei sono visitabili da remoto; garantire il diritto all’informazione per tutti.

Sono diverse inoltre le iniziative per sviluppare soluzioni informatiche e tecnologiche per il controllo e la gestione del contagio Covid19.

Mentre scriviamo da RaiNews 24 apprendiamo che sono partite le domande di sostegno all’INPS: 100 domande al secondo dichiara l’Istituto ma il sito “regge anche se intasato”.

E’ chiaro e indiscutibile che le priorità di questi giorni sono quelle sanitarie e che nel medio-lungo periodo saranno quelle economiche, finanziarie e sociali.

Ma è opportuno che tutti i Governi abbiano ben chiaro che le infrastrutture informatiche e di comunicazione, spesso definite critiche, sono assett nazionali essenziali al funzionamento del Paese: andranno riviste alcune policy, ridisegnate le interazioni e le integrazioni tra sistemi informativi e basi dati per assicurare efficacia ed efficienza del sistema.

Ed anche rivedere le politiche di sicurezza e le misure di protezione nonché predisporre piani di emergenza: la priorità sono la salute ed il benessere dei cittadini ma dobbiamo essere certi che possano comunicare, lavorare, interagire ed esercitare tutti i diritti civili anche quando fossero limitati spostamenti ed incontri. Purtroppo le ultime notizie dall’INPS confermano la necessità di azioni urgenti a protezione del nostro cyberspace.

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